Differenze tra marijuana indica e sativa
La cannabis si suddivide in due grandi categorie. C’è la marijuana indica e la marijuana sativa. Se le infiorescenze dell’una e dell’altra sono più difficili da riconoscere, lo stesso non si può dire delle piante che presentano differenze sostanziali l’una dall’altra.
È dalla mescolanza di queste due diverse specie poi che si è arrivati ad avere una grandissima varietà di ceppi ibridi, le cui caratteristiche sono uniche nel loro genere. Lo stesso discorso vale quando si parla di canapa legale.
Differenze estetiche e climatiche
A livello estetico la cannabis sativa appare come una pianta alta e ramificata. Le foglie sono strette. Può raggiungere all’aperto anche cinque metri di altezza. La marijuana Indica invece è densamente ramificata, bassa e con foglie larghe. È perfetta per la coltivazione indoor.
Per quanto riguarda il clima perfetto, la cannabis sativa apprezza le zone più calde e tropicali. Ed è proprio per affrontare lunghe estati umide che sviluppa una struttura più alta. In questo modo previene la formazione di muffe e parassiti.
La cannabis indica dall’altra parte invece nasconde zone più fredde e asciutte, dove le estati sono corte. Fiorisce infatti in tempi altrettanto brevi e la sua chioma è fitta e densa.